“Che vuol dire «grande avvocato»? Vuol dire avvocato utile ai giudici per aiutarli a decidere secondo giustizia, utile al cliente per aiutarlo a far valere le proprie ragioni.
Utile è quell’avvocato che parla lo stretto necessario, che scrive chiaro e conciso, che non ingombra l’udienza con la sua invadente personalità, che non annoia i giudici con la sua prolissità e non li mette in sospetto con la sua sottigliezza: proprio il contrario, dunque, di quello che certo pubblico intende per «grande avvocato»”.
PIERO CALAMANDREI
Di quali rami del diritto si occupa lo Studio?
Lo Studio Legale Ripoli fornisce consulenza giudiziale e stragiudiziale nell’ambito del Diritto Civile, Commerciale e del Lavoro, in favore di Privati ed Imprese; per maggiori informazioni è possibile consultare la sezione “Aree di Competenza”.
È possibile ricevere una consulenza legale online senza un incontro di persona presso il vostro Studio?
Nell’ottica di fornire il miglior servizio al Cliente, lo Studio ritiene necessario che i primi incontri si svolgano comparendo di persona; successivamente sarà invece possibile interagire anche a mezzo telefono, e-mail, oltre che in videoconferenza.
Lo Studio riceve solo su appuntamento?
Per ragioni organizzative è preferibile concordare un appuntamento per telefono allo 0835 330727 oppure per via telematica compilando l’apposito modulo nella sezione “Appuntamento”; si riceve dal Lunedì al Venerdì in orario da concordare.
Cosa si intende per primo appuntamento gratuito?
Il primo incontro ha anzitutto lo scopo di vagliare la problematica proposta dal Cliente al fine di verificare i termini e la fattibilità dell’eventuale azione da intraprendersi; esso rappresenta anche il primo contatto fra il Cliente ed il Professionista, alle cui rispettive valutazioni è subordinato l’instaurarsi del rapporto lavorativo. Com’è prassi per lo Studio Legale Ripoli, detta consulenza non comporta alcun esborso per il Cliente anche quando al primo non fanno seguito ulteriori incontri.
A quali principi si ispira l'attività professionale svolta dallo Studio?
Riservatezza, lealtà, trasparenza, fedeltà e confronto, perchè il Cliente, spesso, è il migliore difensore dei suoi diritti anche se privo delle capacità tecniche per farli valere.
Come si svolge il rapporto Cliente-Avvocato presso lo Studio?
Lo Studio Legale Ripoli assicura la massima riservatezza con assoluta garanzia del segreto professionale; il mandato, se preso, viene espletato nell’interesse esclusivo del Cliente con totale lealtà, trasparenza e continua informativa.
Quali sono gli obblighi dell'Avvocato nei confronti del Cliente?
L’Avvocato deve esercitare l’attività professionale con indipendenza, lealtà, correttezza, decoro, diligenza e competenza, servendo il Cliente in modo completo, senza tentennamenti o mediazioni a meno che non siano necessari per la sua tutela; antecedentemente al conferimento del mandato, l’Avvocato deve istruire giuridicamente il Cliente circa la problematica da affrontare, indicando anche i costi probabili della difesa ed i possibili esiti del giudizio; in corso di causa, il Professionista è tenuto ad informare il Cliente sull’andamento delle udienze e su eventuali offerte transattive, oltre a dovergli tempestivamente comunicare il testo della sentenza che conclude il giudizio.
In quali casi l'avvocato è pagato dallo Stato?
L’Avvocato, in presenza di specifici presupposti reddituali del richiedente, che attualmente si attestano ad euro 11.493,82 annuali di reddito, può richiedere ed ottenere il Patrocinio a Spese dello Stato. A seguito dell’ammissione al patrocinio, l’assistito non deve sborsare alcuna somma nei confronti del proprio difensore poiché sarà lo Stato che provvederà alla sua remunerazione.
Come si determina il compenso dell'Avvocato?
Al Legale vanno anticipate le spese vive del giudizio (contributo unificato, diritti di cancelleria iscrizione a ruolo, spese di notifica e diritti per copie) il cui ammontare varia in relazione al valore dell’affare giudiziario. Lo stesso ha, inoltre, diritto al rimborso forfettario delle spese generali riconosciuto nella misura del 15% del compenso complessivo maturato. L’Avvocato ha, infine, diritto al compenso che varierà in relazione al valore della causa ed alla prestazione svolta, in giudizio ed al di fuori del giudizio (negoziazione assistita e/o mediazione). Il compenso giudiziale si compone delle seguenti voci: a) Studio della controversia; b) Fase introduttiva del giudizio; c) Fase istruttoria e/o di trattazione; d) Fase decisionale. Tale compenso non è rimesso alla discrezionalità del professionista ma è determinato sulla base delle vigenti tariffe che a tal fine considerano sia l’Autorità Giudiziaria innanzi alla quale il processo viene celebrato, sia il valore della causa.